Fimmene Fimmene, Beddra ci dormi e Sabry 2aleel canto d’amore in arabo portato alla ribalta da Shereen. Sono i tre brani che gli artisti ospiti della Notte della Taranta, Gianna Nannini, Diodato e Mahmood, interpreteranno al Concertone di Melpignano, trasmesso da Rai2 il 28 agosto alle 22.50.
Ha scelto un canto di protesta, Gianna Nannini che dopo 16 anni torna a dare voce alle donne: le tabacchine sfruttate fino agli anni 70 nel duro lavoro dei campi per la raccolta del tabacco. Una sensibilità forte quella della rocker verso un tema ancora di grande attualità. Da qui la scelta dell’artista di riproporre il brano Fimmene Fimmene che già nel 2004 con la sua grinta e voce inconfondibile conquistò il pubblico. Canto d’amore per Diodato che, con Beddra ci dormi, racconta i sospiri di chi ama, l’attesa di vivere l’amore. Un’interpretazione di grande pathos che crea un inevitabile ponte di bellezza tra il Salento e la città di Taranto. Riaffiora dai ricordi indelebili di Mahmood il canto in arabo che regala al pubblico un viaggio tra le sonorità del Mediterraneo senza confini. Il canto che suo padre intonava nei tragitti in auto e che ci porta nella memoria di un bambino che non ha dimenticato quella dolcezza, quella carezza.
La Notte della Taranta in questa edizione diretta da Paolo Buonvino torna dunque con la sua energia ancestrale e a 23 anni dalla nascita omaggia la memoria musicale del Salento, crocevia di culture, nel concerto più atteso dell’estate italiana.
Sarà l’attore Sergio Rubini a condurre i telespettatori nel viaggio emozionale voluto dal maestro concertatore Buonvino per narrare una terra e raccontarla attraverso le sue donne e i suoi uomini e la sua musica, quella più antica, spontanea.
“Una sorta di viaggio all’essenza, all’origine della musica, capace di curare e guarire, e della danza liberatoria che diventa un antidoto contro il malessere, ha spiegato il maestro Buonvino. È una musica capace di abbattere i muri ed è questa la vera forza della tradizione popolare salentina: elimina le sovrastrutture, smussa le rigidità, rompe quelle barriere che separano. Davanti alla musica, a un ritmo vero, non si può che lasciarsi andare a momenti di incontro e scambio, in cui l’interazione diventa la chiave di violino nel pentagramma emozionale”.
Interazione che vedrà l’abbraccio tra Orchestra Popolare e Orchestra Roma Sinfonietta con le voci di Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga, Salvatore Cavallo Galeanda, Enza Pagliara, Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano e i suoni delle tabla di Vito De Lorenzi e del didgeridoo di Gioele Nuzzo.
Non mancheranno le pizziche più amate dal pubblico: Torchiarolo, San Vito e una nuova composizione di Daniele Durante scritta per l’occasione dal titolo TarantaÈ e i canti in grico Ela-ela mu condà e Calinitta.
Un incontro di suoni evidenziato anche dalla scelta minimalista dello scenografo Giancarlo Sforza che in questa edizione particolare sostituisce il palco pop con uno più lirico, teatrale che richiama il tamburello. Le luminarie salentine completano la scena naturale dell’ex Convento degli Agostiniani, luogo simbolo del rito collettivo che ogni anno richiama a Melpignano migliaia di persone.
Ci siamo anche in questo anno difficile. Sarà un concertone diverso, ha spiegato Massimo Manera presidente della Fondazione La Notte della Taranta, un vero e proprio omaggio alla musica e alla danza del Salento per regalare al pubblico, che ci segue da 23 anni, 90 minuti di sogno. Vogliamo fortemente restituire al popolo della Taranta che ci seguirà da casa tutta l’energia positiva che in Italia e nel mondo ci manifesta quotidianamente. Grazie alla collaborazione con Puglia Promozione regaleremo le immagini straordinarie delle meraviglie della nostra regione.
La forza di questi intrecci di culture e la bellezza etica di lavorare a un progetto comune hanno condotto Dior e il suo direttore creativo Maria Grazia Chiuri a continuare il dialogo con la Fondazione La Notte della Taranta avviato in occasione dello show in piazza Duomo a Lecce. Sul palco di Melpignano rivedremo infatti le coreografie di Sharon Eyal che guiderà i 10 danzatori del Corpo di Ballo della Taranta. Coreografie che mirano a creare un collegamento con l’autentica sensazione del rituale salentino. Un’esperienza catartica, che cura il corpo e l’anima, e che illustra l’immenso orgoglio e resilienza delle donne di questa regione. Ospite d’eccezione sarà il ballerino Darren Devaney.
Il viaggio nella memoria proseguirà, in collaborazione con Puglia Promozione, nei luoghi dell’anima della regione: Trani, Montesant’Angelo, Bari e Gallipoli. Un viaggio che sarà narrato dall’attore pugliese Sergio Rubini. Un programma di Massimo Martelli con la regia di Cristiano D’Alisera e la fotografia di Marco Lucarelli.
La Notte della Taranta è un progetto culturale sostenuto dalla Regione Puglia, dall’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, dall’istituto di ricerca Diego Carpitella in collaborazione con Apulia Film Commission.