La Nazionale Italiana Dell’Amicizia Onlus (NIDA) nasce nel 2012 a Torino. Ed è proprio a Torino che a partire dal 2013, nei reparti del Regina Margherita, porta il format di animazione innovativo e di grande successo per i bambini ricoverati, portando nella maggior parte degli ospedali pediatrici italiani (e non solo) i supereroi e le principesse in corsia.
Un’iniziativa molto apprezzato dai bambini, dai genitori e soprattutto dai medici che hanno riconosciuto alla NIDA la bontà e l’importanza del portare emozione, gioia e momenti di spensieratezza che lasciano un sorriso spesso terapeutico.
NIDA è da sempre al fianco dei bambini, in particolare di quelli affetti di malattie rare, sensibilizzati dall’amicizia con Beatrice Naso, la tristemente nota “bambina di pietra” di cui recentemente – grazie alla ricerca – si è conosciuta la causa della sua malattia. “Un’amicizia che ci ha portato ad intitolarle il progetto unico al mondo che stiamo realizzando a Falchera, un centro sportivo l, culturale e aggregativo di 40.000 metri senza barriere architettoniche che darà a tutti gli utenti che lo utilizzeranno la possibilità di fare del bene divertendosi” commenta Walter Galliano, fondatore di NIDA, aggiungendo: “Infatti tutti gli utili che produrrà il centro verranno utilizzati in favore di bambini affetti da malattie rare, oltre a offrire gratuitamente la possibilità a bambini e ragazzi disabili di praticare tanti tipi di sport seguiti da istruttori qualificati”.
Oggi, lunedì 29 giugno, questo format di successo, spesso imitato e preso come spunto negli anni da tante altre associazioni italiane, porterà i supereroi e le principesse agli adulti. “In collaborazione con Fondazione Ricerca Molinette e con l’URP porteremo del buonissimo cioccolato prodotto dalla NIDA grazie agli insegnamenti dell’indimenticabile cioccolatiere di Torino, Capitano Rosso, che alla NIDA ha lasciato la sua attività prima di morire. Lo porteremo ai pazienti del COES e del centro tumori delle Molinette” dichiara Walter Galliano.
Se è vero che i bambini spesso non hanno la consapevolezza della gravità della malattia che li ha colpiti e se non hanno male, elaborano con grande gioia l’arrivo dei loro beniamini, negli adulti sicuramente la componente psicologica renderà il loro arrivo un po’ più delicato, anche se una parola di conforto, un po’ di tempo in compagnia e una fotografia assieme, lasceranno un sorriso sul loro volto e nel loro cuore, oltre alla consapevolezza di avere nuovi SUPER amici che faranno il tifo per loro nella loro battaglia contro la malattia.