Alberto Balboni a Radio Cusano Campus: “L’Albania è solo uno dei tanti tasselli per contrastare l’immigrazione illegale”

L’Albania è uno dei tanti tasselli che il governo ha messo insieme per contrastare l’immigrazione illegale”. Così ha esordito Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato e senatore di Fratelli d’Italia, durante il suo intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus.

Commentando il recente trasferimento di 16 migranti in Albania, Balboni ha spiegato: “Questo fa parte di un insieme di misure più ampio, che comprende anche gli accordi con paesi di partenza e transito come Tunisia, Egitto e Bangladesh, da cui proviene più del 50% dei migranti illegali”.

Borgonovo ha chiesto un chiarimento sull’efficacia del modello proposto, evidenziando che mentre 16 migranti venivano trasferiti in Albania, a Lampedusa ne sbarcavano mille. Balboni ha replicato: “Il dato innegabile è che rispetto all’anno scorso, gli sbarchi sono diminuiti del 60%, e rispetto a due anni fa sono diminuiti del 30%. La sinistra italiana continua a evocare immagini di deportazioni e lager, ma la verità è che i nostri risultati dimostrano che il sistema funziona. L’obiettivo è dissuadere i migranti illegali dal partire, e questo modello sta iniziando a dare i suoi frutti”.

Sul ruolo dell’Europa nel contrasto all’immigrazione, Balboni ha sottolineato il cambio di paradigma ottenuto dall’Italia: “Prima che arrivasse Giorgia Meloni, il tema in Europa era la redistribuzione dei migranti, un’utopia. Ora il focus è impedire le partenze, ed è questo il più grande risultato ottenuto dal governo italiano. Anche leader europei come von der Leyen, Scholz, Starmer e Macron hanno capito che l’unico modo per salvare vite è fermare le partenze”.

Rispondendo a una domanda su come l’Italia stia gestendo la pressione migratoria, Balboni ha dichiarato: “Non stiamo aspettando passivamente l’Europa. Continuiamo a lavorare per la nostra sicurezza, e le prime misure come il trasferimento in Albania hanno già dimostrato un grande potere dissuasivo. Il messaggio è chiaro: chi arriva dai paesi considerati sicuri sa che non arriverà mai in Italia, ma sarà trasferito in Albania e da lì rimandato indietro”.

Infine, sul ruolo delle ONG nel Mediterraneo, Balboni ha avvertito: “Le ONG hanno un ruolo pericoloso. Gli scafisti sanno benissimo dove incrociare le loro navi, portano lì i migranti per il trasbordo e se ne tornano. Questo fenomeno va fermato perché alimenta un traffico di esseri umani che mette a rischio la vita delle persone e mina il nostro controllo sui confini”. 

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